comune di Casirate sec. XVI - 1757

Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e dei successivi aggiornamenti del XVII secolo Casirate risulta compreso nel vicariato di Binasco (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 4 e 5).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che l’apparato amministrativo del comune, che contava 196 anime, era costituito da un organo deliberativo, formato dall’assemblea di tutti i capi di casa, convocata generalmente all’inizio di ogni anno per il rinnovo delle cariche comunitarie e per l’approvazione e pubblicazione dei “riparti annuali”, da un console, tutore dell’ordine pubblico, eletto a “pubblico incanto”, e da un sindaco, responsabile della conduzione amministrativa del comune.
Un cancelliere, residente nel vicino comune di Lacchiarella, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dal “popolo” completavano l’apparato amministrativo: mentre al primo la comunità affidava la compilazione e ripartizione dei carichi fiscali e la custodia dei libri dei riparti, al secondo delegava tutte le operazioni connesse alla riscossione di detti carichi (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3024).
A metà del XVIII secolo la comunità, infeudata “sotto il titolo del feudo di Mettone” dal 1484 (Casanova 1930), era sottoposta alla giurisdizione del podestà feudale, nominato dal feudatario, residente in Milano, ma rappresentato in Lachiarella da un luogotenente e da un notaio attuario “civile e criminale” presso il cui ufficio pretorio il console, tutore dell’ordine pubblico, era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3024).

ultima modifica: 13/10/2003

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