comune di Muggiò sec. XIII - 1757

L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 22 novembre 1271, trascritto negli “Atti del Comune di Milano”, in cui i consoli di Muggiò, in seguito ad ingiunzione emanata dal console di giustizia di Milano, eleggono alcuni loro rappresentanti per procedere all’esproprio di un terreno situato nel territorio di Muggiò (Baroni 1987).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Muggiò risulta incluso nella pieve di Desio e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Monza” e della “strata da Lissono o da Balsamo” come “el borgo da Migiò” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Muggiò risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 16 e 17).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, compresa la cascina Muschiona ad esso aggregata sia fiscalmente che amministrativamente, contava 915 anime.
L’apparato amministrativo era costituito dall’assemblea di tutti i capi di casa della comunità, convocata in piazza dal console almeno una volta all’anno in occasione della pubblicazione dei riparti e del rinnovo delle cariche comunitarie, a cui faceva riscontro un più ristretto organo esecutivo composto da un console, un sindaco ed un cancelliere. Ai tre ufficiali, eletti dal “popolo” per un tempo indeterminato, “per non dare il governo a persone inesperte”, erano affidate l’amministrazione del patrimonio pubblico e la cura e gestione degli interessi della comunità sotto la direzione però di un rappresentante dei primi estimati, nominato di comune accordo da tutti i compadroni della comunità; al console erano inoltre affidati compiti di polizia locale.
Un esattore, scelto con asta pubblica, si accollava infine tutte le operazioni connesse alla riscossione dei riparti annuali, esatti dopo essere stati firmati dal rappresentante dei primi estimati (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3063).
A metà del XVIII secolo il comune, infeudato nel 1476 “sotto il titolo del feudo di Desio” (Casanova 1930), era sottoposto alla giurisdizione feudale del podestà di Desio ed a quella regia “di maggiore magistrato” del podestà di Milano: il console, tutore dell’ordine pubblico, mentre era libero di presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità indifferentemente presso le banche criminali di Desio o di Milano, era obbligato a prestare ogni anno l’ordinario giuramento solamente presso quella di Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3063).

ultima modifica: 13/10/2003

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