comune dei Corpi Santi 1782 - 1797

Con il compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757) fu disposto lo smembramento dei Corpi Santi dal comune di Milano e la loro divisione in sei comunità separate, secondo l’ordine delle sei porte principali della città, vale a dire: Porta Comasina con Porta Tenaglia; Porta Nuova; Porta Orientale con Porta Tosa, Malnoè e Cassina delle Rottole; Porta Romana con Porta Vigentina; Porta Ticinese con Porta Lodovica e Ronchetto delle rane; Porta Vercellina con Portello del Castello.
Il provvedimento, in seguito all’opposizione della Congregazione del patrimonio, non venne però attuato e i Corpi Santi rimasero uniti a Milano e sottoposti alla sua amministrazione ancora per venticinque anni. Fu infatti solo in seguito all’attuazione del reale dispaccio 21 luglio 1781 che, nel 1782, essi divennero un corpo comunale autonomo, con propri deputati dell’estimo, l’I.R. cancelliere delegato, il sindaco, l’esattore e sei consoli, uno per porta; il comune venne inoltre parificato a tutti gli altri comuni foresi, tanto in campo fiscale che in materia di fazioni militari (Scioglimento Corpi Santi di Milano).
Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca (editto 26 settembre 1786 c) il comune dei Corpi Santi risulta incluso nella provincia di Milano, dove rimase anche in seguito al nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791. Il comune, insieme alla pieve di Bruzzano, formava allora il XXVI “distretto censuario” (Compartimento Lombardia, 1791).

ultima modifica: 10/12/2003

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