comune dei Corpi Santi 1798 - 1808

Con la legge 22 dicembre 1797 fu disposta la soppressione del comune dei Corpi Santi e la sua aggregazione al comune di Milano, che, a quel tempo, era diviso in quattro municipalità, ciascuna comprendente due rioni: la porzione di territorio dei Corpi Santi di Porta Comasina con Porta Tenaglia e di Porta Nuova doveva essere aggregata alla municipalità dei rioni III e IV; la parte dei Corpi Santi di Porta Orientale con Porta Tosa e quelli di Porta Romana con parte di Porta Vigentina unita alla municipalità dei rioni V e VI; mentre i Corpi Santi di Porta Ticinese con Porta Lodovica, parte di quelli di Porta Vigentina e quelli di Porta Vercellina vennero assegnati alla municipalità dei rioni VII e VIII. I Corpi Santi dovevano inoltre mutare la loro denominazione in Circondari esterni del comune di Milano (legge 2 nevoso anno VI).
Il provvedimento legislativo non venne però applicato, né sorte diversa ebbero in questo senso le leggi di ripartizione territoriale che si succedettero fino al 1801, nelle quali i Corpi Santi erano indicati perlappunto come Circondario esterno del comune di Milano (comunicazione prefettizia 1802).
Il comune dei Corpi Santi continuò pertanto ad avere un’amministrazione separata da quella di Milano, nonostante le reiterate richieste di unione avanzate dal consiglio comunale della capitale.
Le ragioni degli amministratori del comune extramurario appaiono recepite nel compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a), dove i Corpi Santi sono descritti come comune autonomo suddiviso nelle seguenti porte: Porta Comasina con Porta Tenaglia; Porta Nuova; Porta Orientale o Porta Riconoscenza; Porta Tosa con Malnoè e Cassina delle Rottole; Porta Romana con Porta Vigentina; Porta Marengo o Ticinese con Porta Lodovica e Ronchetto delle Rane; Porta Vercellina con Portello del Castello o di Foro Bonaparte. Comune di I classe, con i suoi 13.572 abitanti, i Corpi Santi si trovano inseriti nel cantone I del distretto I di Milano.
Già l’anno seguente il consiglio di stato predispose comunque un decreto per l’unione dei Corpi Santi al comune di Milano (decreto 4 febbraio 1806), che non ebbe però la sanzione da parte del viceré (Pagano 1994). L’autonomia amministrativa del comune extramurario venne meno pertanto solo due anni più tardi, quando, ad attuazione del sovrano decreto 14 luglio 1807, con sui si accordava ai comuni murati l’aggregazione dell’area circostante le mura, anche a Milano fu disposta l’unione di un Circondario esterno formato da 35 comuni soppressi, tra cui i Corpi Santi, che a quel tempo contavano 17.357 abitanti (decreto 9 febbraio 1808 b).

ultima modifica: 03/04/2006

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