parrocchia di Santa Maria al Paradiso e San Calimero sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. Citata già alla metà del XV secolo tra le parrocchie di Porta Romana nella città di Milano (Indice 1454) e ancora nel 1524 nella rubrica di tutte le parrocchie di Milano (Rubrica parrocchie città di Milano, 1524). San Calimero risulta compresa tra le parrocchie di Porta Romana nel 1576 (Decreti Famagosta 1576). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Calimero è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili tra le parrocchie di Porta Romana.
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Calimero possedeva fondi per 7.4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 3.889 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781); nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Calimero assommava a lire 1.283.2.9 (prima e seconda porzione), la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Con il piano di riduzione delle parrocchie della città e dei Corpi Santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787), il distretto della chiesa parrocchiale di San Calimero comprendeva la strada e vicolo della Commenda, la strada di Brera, il borgo di Porta Vigentina, il vicolo di Cassolo, la contrada di San Calimero, il borgo di Porta Romana, parte della strada di Quadrono, parte della strada di Santa Sofia.
Nel 1805, con il piano napoleonico di concentrazione delle parrocchie nelle città principali del regno d’Italia, la parrocchia di San Calimero venne conservata nella sua integrità (decreto 22 giugno 1805).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella città di Milano, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 575,09; il clero era costituito dal parroco, da tre coadiutori d’ufficio e altri nove sacerdoti complessivamente. I parrocchiani erano 10000; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di Santa Maria del Paradiso; San Pietro dei Pellegrini; Santa Maria della Visitazione; Santi apostoli Paolo e Barnaba; San Bernardo; San Vincenzo de’ Paoli; Maria Immacolata, delle suore marcelline; Santissimo Cuore di Gesù, delle salesiane missionarie; Nostra Signora del Sacro Cuore, delle suore di carità; Sant’Agostino, delle piccole suore; Sant’Ambrogio, dei salesiani; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, sotto la protezione di San Giuseppe, istituita il 15 agosto 1824; risultavano già esistenti le confraternite di San Giuseppe; Santissimo Rosario, confermata il 6 luglio 1808; San Michele; e la confraternita femminile della Madonna Santissima; esistevano inoltre la pia unione delle Figlie di Maria, istituita nel 1891 presso le suore di carità; la compagnia di San Luigi Gonzaga, istituita nel 1850; il consorzio dei Santi Angeli custodi; il pio consorzio di San Foca per gli orticultori di Milano e sobborghi; i Terziari francescani, istituiti il 19 dicembre 1884; la pia unione del Sacro Cuore di Gesù, istituita il 10 aprile 1873 e unita alla primaria di Roma. La parrocchia era di nomina comunale (Visita Ferrari, I, Milano).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di San Calimero è stata sempre inserita tra le parrocchie urbane della Porta II, o Porta Romana con Porta Vigentina e Porta Ludovica, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale fu attribuita al decanato del Centro B, nella zona pastorale I di Milano città; con decreto 17 luglio 1970 dell’arcivescovo Giovanni Colombo il titolo della parrocchia venne modificato in Santa Maria e San Calimero, la sede venne trasferita dalla chiesa di San Calimero a quella di Santa Maria al Paradiso (decreto 17 luglio 1970) (RDMi 1970).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Saverio Almini ]