parrocchia di San Martino 1485 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Martino risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Dairago fin dal XIII secolo (Liber notitiae); la “capella” di San Martino č citata nel 1398 tra quelle del plebato di Dairago (Notitia cleri 1398). La parrocchia di San Martino fu istituita nel 1485 (Palestra 1984). Nel XVI secolo era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Martino č ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dei delegati arcivescovili tra le parrocchie della pieve di Dairago.
Nel 1753, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Dairago, nella chiesa parrocchiale di San Martino si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, del Santissimo Rosario e della Beata Maria Vergine istituita nell’oratorio di Sant’Ambrogio. Il numero dei parrocchiani era di 1000 di cui 700 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Inveruno esistevano gli oratori di Sant’Ambrogio e della Beata Maria Vergine assunta in cielo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Dairago).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Martino possedeva fondi per 831.15 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1491 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della cittā e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Inveruno assommava a lire 1212.1; la rendita netta della coadiutoria a lire 409.0.6; la nomina del titolare dei benefici spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Dairago, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 3439; il clero era costituito dal parroco e da due coadiutori. I parrocchiani erano 4100, compresi gli abitanti delle frazioni Furato e Gonagiola; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese di Sant’Ambrogio, di Santa Maria a Furato, gli oratori di Santa Teresa e San Carlo a Gonagiola; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, del Santissimo Rosario e delle Figlie di Maria, le Pie unioni di San Luigi, della Sacra Famiglia, terziari di San Francesco e dell’Addolorata. La parrocchia era di nomina ecclesiastica (Visita Ferrari, I, Pieve di Dairago).
Giā compresa nella pieve di Dairago e successivamente nel vicariato foraneo di Cuggiono, nella regione III della diocesi, con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326) č stata attribuita al decanato di Castano Primo nella zona pastorale IV di Rho.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Rocco Marzulli ]