parrocchia di San Bartolomeo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Bartolomeo di Margno risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Valsassina fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel XVI secolo era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564). Risultava parrocchiale nel 1566, all’epoca della visita pastorale dell’arcivescovo Carlo Borromeo (ASDMi, Sezione X, Visite pastorali, Pieve di Valsassina, vol. 38). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Margno, a cui era preposto il vicario foraneo di Primaluna, č costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Primaluna, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Valsassina, nella chiesa parrocchiale di Margno si avevano il sodalizio del Santissimo Sacramento annesso all’altare maggiore, confermato ovvero eretto canonicamente una seconda volta il 15 luglio 1720; la confraternita annessa all’altare della Beata Maria Vergine del Rosario la cui legittima erezione risultava dall’atto rogato dal notaio Bartolomeo Grattarola il 25 aprile 1582, approvato nella cancelleria arcivescovile il 25 giugno 1722; la “sodalitas” detta dei Vivi e dei Morti, sotto la protezione anche di Sant’Antonio di Padova, fondata all’altare del sacello di San Carlo, come risulta da un diploma redatto nella cancelleria arcivescovile il 28 aprile 1738; il consorzio della Beata Vergine Maria detta della cintura annesso secondo il rito all’altare dei Santi Giuseppe, Sebastiano e Rocco, come da bolla autentica di erezione approvata il 31 ottobre 1662. Esisteva anche un ospedale per i poveri, istituito l’8 novembre 1455 con un lascito testamentario dei coniugi Zuccarelli. Il numero dei parrocchiani era di 700, di cui 394 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Margno esistevano gli oratori di Sant’Antonio abate nel territorio di Crandola, di San Giovanni Battista nel territorio di Vegno, di Santa Caterina vergine e martire nel territorio di Bagnala, di San Giacomo nel territorio di Codesino (Visita Pozzobonelli, Pieve di Valsassina).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Margno con Bagnala, Crandola e Vegno possedeva fondi per 143.16 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 576 unitā (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della cittā e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Margno assommava a lire 514.15; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale della parrocchia spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Primaluna, La rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 678.71. Entro i confini della parrocchia di Margno esistevano gli oratori di Sant’Antonio abate in Crandola, di San Giovanni Battista in Vegno, di Santa Caterina vergine e martire in Bagnala, rimasto aperto al culto fino all’anno 1895 e l’oratorio dell’Addolorata di proprietā della confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo di Margno si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, fondata nell’anno 1819 ed approvata dalla curia il 5 maggio 1895, la compagnia di San Luigi Gonzaga, la Congregazione dei Terziari francescani e l’associazione del Santissimo Rosario. Il numero dei parrocchiani era di 850 (Visita Ferrari, I, Pieve di Primaluna).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di san Bartolomeo di Margno č sempre stata inclusa nella pieve di Primaluna e nel vicariato foraneo omonimo, nella regione V della diocesi, fino alla revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando č stata attribuita al decanato di Primaluna nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Alessandra Baretta ]