pieve di San Martino sec. XIV - 1971

Pieve della diocesi di Milano. La chiesa di San Martino di Perledo è attestata alla fine del XIII secolo alle dipendenze della pieve di Varenna (Liber notitiae). La costituzione della pieve di Perledo dovette avvenire probabilmente nei primi anni del XIV secolo (Pensa 1980). Una pergamena dell’1 agosto 1342 ricorda il “prepositus ecclesiae Sancti Martini loci Perleidi plebis Montis Varene” (ASDMi, Pergamene, 82). Perledo risulta capopieve nel 1398, quando il collegio canonicale era composto dal preposito e da quattro canonici (Notitia cleri 1398). Il collegio canonicale non era variato nel XV secolo (Status ecclesiae mediolanensis) e nel XVI secolo, quando la pieve faceva capo alla rettoria di San Giorgio di Varenna e alla cappella di San Giovanni Battista di Varenna (Liber seminarii 1564).Intorno alla metà del XV secolo dovette probabilmente costituirsi la parrocchia di Esino (DCA, Pievi lacuali). Nel 1592 nella chiesa collegiata e prepositurale di San Martino di Perledo si avevano ancora quattro canonicati (Visitatio ad limina 1592).
Negli atti delle visite pastorali compiute tra XVII e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili, nella pieve figuravano costituite le parrocchie di Perledo, capopieve, e Esino.
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di Perledo, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense V.
Nel XIX e XX secolo la pieve di San Martino di Perledo, al cui interno si formò nel 1862 la nuova parrocchia di Gittana, è sempre stata inclusa nella regione V, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato dell’Alto Lario, nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Alessandra Baretta ]