parrocchia dei Santi Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Nazaro è citata nel Liber notitiae sanctorum Mediolani, risalente alla fine del XIII secolo (Liber notitiae; Vigotti 1974) ed è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Castelseprio (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Castelseprio.
Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Vico Seprio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Carnago.
Nel 1747, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Vico Seprio era costituito dal solo parroco e da un altro sacerdote beneficiato; per il popolo, che assommava a 324 anime complessive, di cui 239 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; la confraternita del Santissimo Sacramento, esistente all’epoca delle visite pastorali degli arcivescovi Federico Borromeo nel 1606, Cesare Monti nel 1640, Federico Visconti nel 1687, non risultava più attiva. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa dei Santi Nazaro e Celso, esisteva l’oratorio di Santa Maria della Rotonda (Visita Pozzobonelli, Pieve di Carnago).
Verso la fine del XVIII secolo, nella tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Vico Seprio assommava a lire 727.5.6; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Carnago, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 790; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 570, compresi gli abitanti delle frazioni Zacchetto, Brughera, Ronchè; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di Santa Maria e di San Carlo; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria e la Compagnia di San Luigi Gonzaga. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Carnago).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Castelseprio è sempre stata inserita nella pieve di Castelseprio in Carnago e vicariato foraneo di Carnago, nella regione III, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Varese, nella zona pastorale II di Varese; con decreto 2 maggio 1974 (decreto 2 maggio 1974) dell’arcivescovo Giovanni Colombo fu aggregata al decanato di Carnago (RDMi 1974).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]