parrocchia di San Giulio sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Giulio di Cassano Magnago è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo nella pieve di Gallarate (Notitia cleri 1398) e come “rettoria” nel 1564 (Liber seminarii 1564), sempre nella pieve di Gallarate. Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Giulio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Gallarate. In data 29 settembre 1736 fu eretta la coadiutoria di San Giulio (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502).
Nel 1750, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Giulio di Cassano Magnago era costituito dal solo parroco; per il popolo era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento, che dagli atti conservati risultava essere stata eretta da san Carlo, così come la confraternita del Santissimo Rosario. Nel territorio della parrocchia, oltre alla chiesa di San Giulio, esisteva l’oratorio di San Gerolamo presso il quale svolgeva le proprie funzioni la confraternita omonina, eretta da san Carlo nel 1574 (Visita Pozzobonelli, Pieve di Gallarate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giulio di Cassano Magnago possedeva fondi per 235.20 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 787 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Giulio di Cassano Magnago assommava a lire 1144.13.4; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Gallarate, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 1189; il clero era costituito dal parroco e da un coadiutore. I parrocchiani erano 2200, compresi gli abitanti della frazione di Malpaga; nel territorio parrocchiale esistevano le chiese e oratori di San Gerolamo, Immacolata, San Pietro; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, sotto la protezione di San Gerolamo e di San Bernardino, la pia unione delle Figlie di Maria e la compagnia di San Luigi Gonzaga, fondate nel 1896. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Gallarate).
Nel XIX e XX secolo, la parrocchia di San Giulio di Cassano Magnago è sempre stata inserita nella pieve e vicariato foraneo di Gallarate, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Gallarate, nella zona pastorale II di Varese.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]