parrocchia di San Donnino sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. Roggiano, unitamente a Brissago, fu separata dall’arcivescovo Carlo Borromeo dalla caninica di Bedero e resa cura indipendente nella pieve della Valtravaglia (Frigerio 1999); Brissago si rese a sua volta autonoma nel 1617 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVI e XVIII secolo, la parrocchia di San Donnino č costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Val Travaglia.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Donnino di Roggiano era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 172 anime complessive, di cui 123 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Donnino di Roggiano possedeva fondi per 2.14 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 179 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della cittā e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Roggiano assommava a lire 299; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
All’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Bedero, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 7,75; il clero era costituito dal parroco. Il numero dei parrocchiani non fu rilevato; le frazioni erano Albostra, al Piano, Selvapiana; nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa della Santa Casa di Loreto; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione dell’Abitino del Carmine e i Terziari di San Francesco d’Assisi. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Bedero).
Nel XIX e XIX secolo, la parrocchia di San Donnino di Roggiano rimase sempre inserita nella pieve e vicariato foraneo di Val Travaglia, nella regione II, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu inclusa nel nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]