parrocchia di San Silvestro 1640 - 1986

Parrocchia della diocesi di Milano. Nel 1565 Cadero č citata unitamente a Graglio sotto la parrocchia unitaria di Armio, compresa nella Valtravaglia. Nel 1561 Cadero e Graglio furono separati da Armio, ma sotto un solo parroco; tuttavia ancora nel 1581 fu stabilito che il parroco risiedesse a turno a Armio, Cadero, Graglio. Cadero fu smembrata nel 1640 (Frigerio 1999); l’erezione risulterebbe anche fissata al 1641 (Registro parrocchie e canonicati diocesi di Milano, 1502). Tra XVII e XVIII secolo, la parrocchia di San Silvestro č costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Val Travaglia.
Nel 1748, durante la visita pastorale dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, il clero nella parrocchia di San Silvestro di Cadero era costituito dal solo parroco; per il popolo, che assommava a 304 anime complessive, di cui 215 comunicati, era istituita la scuola della dottrina cristiana; nella parrocchiale era costituita la societā del Santissimo Sacramento, eretta dall’arcivescovo Carlo Borromeo nel 1574; esisteva inoltre la fraternita della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, istituita il 13 febbraio 1689 con approvazione della cancelleria della curia arcivescovile (Visita Pozzobonelli, Pieve di Bedero).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Silvestro di Cadero possedeva fondi per 48.22 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 255 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della cittā e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Cadero assommava a lire 322.10; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nei primi decenni del XIX secolo, la parrocchia di San Silvestro di Cadero era ancora inserita nella pieve di Val Travaglia, nella regione II; nel 1836 venne compresa nel vicariato foraneo di Luino.
Nel 1895, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve e vicariato di Luino, il reddito netto del beneficio parrocchiale assommava a lire 711.72; il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 257; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita femminile del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, la congregazione dei Terziari francescani. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Luino).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Cadero rimase sempre inclusa nel vicariato foraneo di Luino, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando fu attribuita al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Luino, nella zona pastorale II di Varese.
Con decreto del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, in data 3 luglio 1986 fu stabilito che le parrocchie di San Silvestro in Cadero e di San Martino in Campagnano, affidate da tempo alla cura pastorale di un unico sacerdote, fossero costituite in un’unica parrocchia denominata Santi Martino e Silvestro con sede in Garabiolo (decreto 3 luglio 1986) (RDMi 1986).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]