pieve di Santa Maria Assunta sec. XIII - 1971

Pieve della diocesi di Milano. La pieve di Angera si deve fare risalire probabilmente all’alto medioevo, forse al VI secolo (Palestra 1977). La prima attestazione dell’organizzazione plebana di Angera è però il Liber notitiae sanctorum Mediolani, in cui si definiva “ecclesia maior”, cioè pievana, la chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro (Liber notitiae). Alla fine del XIII secolo, la pieve si estendeva su ambedue le rive del Lago Maggiore, comprendendo le località piemontesi di Lexa (Lesa), Campoliano (Carpugnino), Pexana (Pisano), Rovano, Maina (Meina), Arona e le terre lombarde di Lisanza, Sesto Calende, Orliano, Mercallo, Lentate, Capronno, Taino, Uppone (Cucchiara 1995).
Angera fu dall’XI secolo soggetta alla signoria degli arcivescovi di Milano e tale rimase fin verso il 1361 (Palestra 1977). Nel 1398, secondo la Notitia cleri, il collegio canonicale contava sei membri, compreso il prevosto (Notitia cleri 1398).
Nel 1498 avvenne la consacrazione della nuova chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta (Cucchiara 1995).
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di Angera, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense II.
Il 27 settembre 1607 il cardinale Federico Borromeo separò dalla pieve di Angera la parrocchia di Arona, che divenne arcipretura collegiata con dieci canonici, compreso l’arciprete (DCA, Angera). Nel 1625 lo stesso cardinale Borromeo provvide a una nuova erezione della collegiata di Angera, formata da sette canonici e dal prevosto. Nel XVIII secolo la pieve comprendeva ancora le parrocchie piemontesi di Meina, Dagnente, Pisano, Nebbiuno e quelle lombarde di Angera, Lentate, Taino, Oriano, Mercallo e Lisanza (Cucchiara 1995).
Nel 1819 le parrocchie di Dagnente, Meina, Nebbiuno furono staccate dalla pieve di Angera e trasferite alla diocesi di Novara (Palestra 1977). Nel 1819 Sesto Calende, fino a quel momento contesa tra le diocesi di Milano e Pavia, venne assegnata alla diocesi milanese e risulta inserita dal 1823 nella pieve di Angera, sia pure come vicariato foraneo in luogo (DCA, Angera).
Nel 1946 vennero tolte alla pieve di Angera le parrocchie di Lentate, Lisanza, Mercallo e Oriano Ticino, assegnate al vicariato foraneo di Sesto Calende, mentre le vennero attribuite le parrocchie di Cadrezzate, Ispra e Osmate, distaccate dalla pieve di Besozzo. Queste ultime, assieme alle parrocchie di Angera, Ranco e Taino, costituirono la pieve di Angera fino ai decreti arcivescovili che riformarono la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Sesto Calende, nella zona pastorale II di Varese.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]