pieve dei Santi Gervaso e Protaso 1604 - 1971

Pieve della diocesi di Milano. Nel 1604 il cardinale Federico Borromeo elevò la parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso di Trezzo sull’Adda al rango di pieve. Già nel 1566 san Carlo decise di elevare la parrocchia di Trezzo a sede di vicariato foraneo, smembrando il territorio dalla pieve di Pontirolo. L’atto risolutivo risale però al 1577 (DCA, Trezzo; Pontirolo).
Sotto la giurisdizione della “plebis Tritii alias Pontiroli” erano comprese le parrocchie di Trezzo, Basiano, Busnago, Concesa, Colnago, Cornate, Grezzago, Pozzo d’Adda, Trezzano Rosa, Vaprio d’Adda (Visita Carlo Borromeo, Pieve di Trezzo).
Nel 1592, durante la visita alla pieve di Pontirolo, il “vicariatus … in castro Tritii” comprendeva “ecclesiae curatae numero decem” (Visitatio ad limina 1592).
Nel 1609 la pieve di Trezzo comprendeva le parrocchie di Trezzo, Concesa, Cornate, Colnago, Busnago, Trezzano, Basiano, Pozzo, Vaprio (Visite Trezzo, vol. 17).
Negli atti della visita pastorale compiuta dall’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Trezzo nel 1896 figuravano le parrocchie dei Santi Gervaso e Protaso (capopieve), Basiano, Busnago, Colnago, Concesa, Cornate, Pozzo d’Adda, Roncello, Trezzano Rosa, Vaprio d’Adda (Visita Ferrari, I, Pieve di Trezzo).
Con decreto 12 novembre 1897 venne eretta la parrocchia di San Giuseppe di Porto d’Adda (decreto 12 novembre 1897) (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Porto d'Adda).
La pieve dei Santi Gervaso e Protaso di Trezzo sull’Adda è sempre stata inclusa nella regione VI, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi, in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato di Trezzo sull’Adda.
Nelle parrocchie della pieve era in uso il rito romano.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Federica Biava ]