pieve di Santo Stefano protomartire sec. XI - 1971

Pieve della diocesi di Milano. La prima attestazione documentaria dell’esistenza della pieve è un atto del maggio 1068, il quale rivela la presenza a Mariano della chiesa di Santo Stefano e del suo “ordo” plebano (DCA, Mariano Comense). Alla fine del XIII secolo l’autore del Liber notitiae sanctorum Mediolani attribuiva al territorio della pieve di Mariano le chiese di Sant’Agata, San Giovanni Battista, Santa Maria, San Maurizio, San Zenone, Santa Valeria di Mariano; ’Perticato’ (”in burgo Marliano”); Inverigo; “Aquitio”; San Nazaro, San Pietro di Arosio; Brenna; Bigoncio; San Bartolomeo, San Zenone di Carugo; ’Villa Romanò’ (”Coliate”); Cremnago; Gattedo; Ghiano; Lambrugo; Olgelasca; Pozzolo; Romanò (Liber notitiae; Vigotti 1974). Nel 1398 il plebato di Mariano Comense comprendeva le “capelle” di Arosio; Brenna; Cabiate; Carugo; Cremnago; Gattedo; Ghiano; Inverigo; Romanò; Villa (Notitia cleri 1398). Nel 1398 il plebato di Mariano comprendeva, oltre la canonica, le “capelle” di Brenna; Arosio; Inverigo; Carugo; Gattedo (”Gaterio”); San Martino di Cabiate; Villa; San Michele di Romanò; Cremnago; Ghiano. A quella data il collegio canonicale risulta composto dal preposito e undici canonici (Notitia cleri 1398). Secondo lo Status ecclesiae mediolanensis, nel XV secolo, nella canonica di Mariano, c’erano undici canonici, oltre al “prepositum”, e due “capellani”; la pieve di Mariano comprendeva dieci “ecclesie parochiales”, e il “monasterium monialium de caputio” di Mariano. La canonica di Santo Stefano di Mariano, con dodici canonicati e la prepositura, è ricordata anche nel XVI secolo unitamente alla cappella di Santa Maria in Santo Stefano di Mariano e alle rettorie dei Santi Nazaro e Celso di Arosio, Inverigo, Carnago, San Martino di Gattedo (”Ingaterio”), San Giorgio “seu” Martino di Cabiate, San Lorenzo di Villa (Liber seminarii 1564).
Negli atti delle visite pastorali compiute tra XVI e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili, nella pieve di Mariano Comense figuravano costituite le parrocchie di Santo Stefano (capopieve); Arosio; Brenna; Cabiate; Carugo; Cremnago; Inverigo; Paina; Romanò; Villa Romanò.
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di Mariano, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense IV.
Alle originarie parrocchie si aggiunse nel 1926 quella di Perticato (decreto 27 ottobre 1926) (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Perticato).
Nel XIX e XX secolo la pieve di Santo Stefano di Mariano Comense, al cui interno si formò la parrocchia di Perticato, è sempre stata inclusa nella regione IV, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato di Cantù (Arosio; Brenna; Cabiate; Carugo; Cremnago; Inverigo; Mariano Comense; Perticato; Romanò Brianza; Villa Romanò) e al decanato di Seregno (Paina) nella zona pastorale V di Monza.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]