comune di Mezzano 1815 - 1859

Il Siccomario, ritornò a far parte della provincia di Voghera, sulla base dell’editto del 7 ottobre 1814, con cui viene creato il mandamento di San Martino comprendente, oltre il comune anche quello di Santa Maria della Strada (regio editto 1814, ASCVo).
Con il passaggio del Siccomario allo stato di Sardegna viene ripristinata l’antica divisione in cinque comunità autonome, divisione che durò pochi anni dal 1815 al 1818. Verso la fine del 1818 valutando gli effetti negativi dell’ampio frazionamento amministrativo di un territorio così piccolo, si opera un nuovo accorpamento, in virtù di un regio editto del 10 novembre 1818 che prevedeva la creazione del comune di Mezzano, come capoluogo Pilastri con la borgata Lebba e con le frazioni: Valbona con Cascinale Casetti e Fossa, Novello con Campolungo, Mantavola e Passapola, Cascina Colonne (Mastropietro 1985).
Per cui staccato di nuovo da Voghera con tale ordinamento va a far parte della neo-costituita provincia Lomellina.Infatti, per mezzo del citato regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de’ regi stati di terra-ferma”,
Mezzano viene inserito nel mandamento di San Martino Siccomario, provincia di Lomellina (regio editto 1818, ASC Casei Gerola).
Mezzano è comune nel mandamento di San Martino Siccomario, appartiene alla diocesi di Vigevano, divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura e Ipoteca sono quelli di Mortara, quello di Insinuazione è a Garlasco, mentre l’ufficio di Posta è a San Martino Siccomario.
Conta una popolazione di 852 abitanti (Casalis).
Nella compartimentazione territoriale del 23 ottobre 1859, Mezzano, appartiene al circondario di Pavia, mandamento quinto di Cava, ha una popolazione di 674 abitanti (decreto 1859).
Il Comune, verrà aggregato nel 1873 a Travacò Siccomario (Santa Maria di Strada) in seguito ad un decreto reale di Vittorio Emanuele II (Mastropietro 1985).
(La provincia Lomellina viene abolita nel 1859 insieme al Mandamento di San Martino. Il Siccomario è aggregato di nuovo ala circondario di Pavia e tale rimane la sua appartenenza amministrativa fino al 1927, anno in cui furono soppressi tutti i circondari) (Mastropietro 1985).

ultima modifica: 01/12/2006

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]