giudice delle strade sec. XIV - 1756

Il giudice delle strade era l’ufficiale che si occupava della manutenzione delle strade e la sua attività era regolata dagli appositi Statuta Stratarum la cui prima redazione è anteriore al 1383, una successiva è appunto del 1383 mentre ulteriori statuti furono aggiunti nel 1452. Anche dalla documentazione riguardante il giudice delle strade emerge la suddivisione del principato di Pavia nelle zone dell’Oltrepò, della Lomellina, della Campagna Soprana e della Campagna Sottana. Questo ufficiale provvedeva al controllo della manutenzione delle strade per mezzo di due visite che avevano una cadenza semestrale. La sistemazione delle strade era affidata a gruppi di comunità denominate squadre mentre i tratti stradali erano definiti fatte.
L’incarico aveva durata biennale e il giudice percepiva un salario che la città ricavava dalle multe inflitte dallo stesso giudice. Al suo servizio il giudice aveva un attuario o notaio incaricato di tenere i libri delle visite delle strade in cui era descritto lo stato delle strade e le multe comminate alle comunità. L’attuario entrava in carica insieme al giudice e doveva accompagnarlo durante le cavalcate, avendo l’incarico di riscuotere le multe. Il notaio del giudice delle strade veniva eletto per mezzo di un bando di appalto e otteneva l’incarico chi offriva alla città la cifra più alta.
Questo sistema venne abolito con l’editto del 13 febbraio 1777 mentre l’ufficio del giudice delle strade scomparve nel 1782 e le sue incombenze passarono per la città al Tribunale di provvisione e per il pavese alla Congregazione del patrimonio.

ultima modifica: 19/01/2005

[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]