parrocchia di Sant'Innocenzo 1589 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona. La chiesa di Sant’Innocenzo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di San Germano di Varzi fin dal XVI secolo (Catalogo 1523). Negli atti dei sinodi diocesani convocati tra XVI e XVII secolo dai vescovi di Tortona, la parrocchia di Colleri è costantemente ricordata nella pieve di Varzi. Alla fine del XVI secolo, nella chiesa parrocchiale di Sant’Innocenzo si aveva la compagnia del Santissimo Sacramento (Sinodo Gambara 1595). Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Paolo Aresi nel 1632, la parrocchia di Sant’Innocenzo contava anime 350 di cui anime da comunione 250. Aveva un’entrata di scudi 100. La chiesa parrocchiale di Sant’Innocenzo di Colleri aveva annessa la chiesa di San Colombano di Corbesassi. Nel 1637 la parrocchia di Sant’Innocenzo contava fuochi 98, anime 425 di cui anime da comunione 275. Aveva un reddito di scudi 86 (Visita Aresi 1630-1643).
Nei sinodi diocesani tenuti negli anni 1646, 1659, 1673, la parrocchia di Colleri, compresa nella pieve di Varzi, era inserita nella sesta regione della diocesi. Nel 1673, nella chiesa parrocchiale di Sant’Innocenzo risultavano fondate le compagnie del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana (Sinodo Settala 1673).
Tra il 1805 e il 1817, durante il periodo della soppressione della diocesi di Tortona, la parrocchia di Colleri fu inclusa nel distretto ecclesiastico di Bobbio e nel vicariato di Montarsolo (Borgarelli 1996; Toscani 1984).
Nel 1820 la parrocchia di Sant’Innocenzo contava famiglie 152, persone 865 di cui anime da comunione 614 circa, cresimati 550, cresimandi di sette anni 140 circa. Nella chiesa parrocchiale di Sant’Innocenzo di Colleri si avevano le confraternite del Carmine e quella del Santissimo Sacramento. Entro i confini della parrocchia esisteva la chiesa viceparrocchiale di San Colombano, situata nella villa di Corbesassi (Stato diocesi di Tortona, 1820). Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Colleri risultava appartenere al vicariato foraneo di Cegni, incluso nel settimo distretto o regione della diocesi, facente capo a un vicario del vescovo (Sinodo Negri 1843). Negli atti della prima visita pastorale compiuta da monsignor Igino Bandi nel 1891, la parrocchia di Sant’Innocenzo risultava ancora inclusa nel vicariato foraneo di Cegni. La parrocchia di Sant’Innocenzo, distribuita in sei frazioni, contava parrocchiani 700 circa. Nella parrocchia di Colleri erano fondate le fabbricerie del Santissimo Sacramento, della Beata Vergine del Carmine, della Beata Vergine Addolorata, di San Giuseppe, di Sant’Antonio, delle anime Purganti e una confraternita senza nessun regolamento, il cui unico scopo era il suffragio dei confratelli defunti (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia di Colleri figura compresa nel vicariato XLIX di Pregola, incluso nella regione XIII di Varzi (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di Sant’Innocenzo era attribuita al vicariato dell’Alta Valle Staffora, nella zona pastorale di Varzi (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]