parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona. Fino al 1817, cioè fino alla ricostituzione della diocesi di Tortona avvenuta in data 20 novembre 1817, come stabilito dalla bolla "Beati Petri" di Pio VII del 17 luglio 1817 (Goggi 1946), appartenne alla diocesi di Piacenza. La parrocchia di Montebello deve essere stata eretta poco prima del 1573 (Toscani 1984); essa appare, infatti, per la prima volta nell’elenco delle parrocchie visitate dal vescovo Burali nel 1573, mentre non compare nell’elenco delle parrocchie visitate nel 1568 (Del Bo 1984).
Dagli atti della visita pastorale compiuta da monsignor Scappi nel 1628, risulta che la parrocchia di Montebello contava anime 900, di cui anime da comunione 600. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio era istituita la compagnia del Santissimo Sacramento (Visita Scappi 1628). Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Cristiani nel 1761, la parrocchia di Montebello, inclusa nel vicariato di Casteggio, contava anime 1252 di cui anime da comunione 852. Aveva un reddito di “libre” 200. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio di Montebello si avevano le compagnie del Santissimo Sacramento, del Santissimo Nome di Gesù, del Santissimo Rosario. Entro i confini della parrocchia esistevano gli oratori di San Vittore, dell’Annunciazione, dell’Immacolata Concezione, di Santa Caterina (Visite Cristiani 1748-1765).
La chiesa parrocchiale di Montebello era annessa al monastero dei padri gerolamini di Montebello: nel 1782, avvenuta la soppressione del monastero, la parrocchia di Montebello, che fino a quel momento era stata affidata alla cura dei monaci, fu dichiarata di libera collazione e concessa al vescovo di Piacenza (Visita Bandi 1891).
Nel 1820 la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio aveva il titolo di prepositurale (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Giovanni Negri nel 1834, la parrocchia prepositurale dei Santi Gervasio e Protasio appariva inclusa nel vicariato foraneo di Casteggio e contava famiglie 323, persone 1498, anime da comunione 977, cresimati 1056. Nella parrocchia di Montebello era costituito il beneficio dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine, eretto in un piccolo oratorio con il medesimo titolo, situato nella parte alta del paese. Il reddito del beneficio, che comprendeva appezzamenti di terra di pertiche pavesi 40, tre case rustiche, quattro livelli, un capitale di lire di Milano 1200, un sacco di grano, ammontava a lire di Piemonte 379. Il patronato del beneficio era di diritto della casa del Conte. Entro i confini della parrocchia esistevano due oratori pubblici e l’oratorio privato dei padri gesuiti di Genova (Visita Negri 1834).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Montebello risultava sede vicariale, inclusa nel quarto distretto o regione della diocesi (Sinodo Negri 1843). Dagli atti della prima visita pastorale compiuta da monsignor Igino Bandi nel 1891, risulta che la parrocchia di Montebello contava abitanti 2134; il centro della parrocchia comprendeva 295 case con abitanti 1536; le frazioni in cui era composta la parrocchia contavano abitanti 598. Nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio erano fondate la compagnia o confraternita del Santissimo Sacramento e del Rosario (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia prepositurale di Montebello figura sede vicariale e il vicariato XXII di Montebello era incluso nella regione V di Casteggio (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio era attribuita al vicariato di Casteggio, nella zona pastorale di Casteggio (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]