parrocchia dei Santi Rocco e Martino 1599 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona; appartenne anticamente alla diocesi di Piacenza e, dal 1805 al 1817, alla diocesi di Casale. La pieve di San Martino in Strada o pieve di San Martino aveva come suffraganee le parrocchie di Cigognola e Santa Giuletta. Verso il 1560 il parroco di Redavalle, abbandonando la chiesa e la canonica di San Martino, trasferì la sua abitazione presso l’oratorio di San Rocco, situato nel medesimo territorio di Redavalle. Nel 1599 l’oratorio di San Rocco fu consacrato sotto il titolo dei Santi Rocco e Martino e fu constituito in chiesa parrocchiale. Alle suddette parrocchie suffraganee furono aggiunte le parrocchie di Torricella e di Mornico, quest’ultima in seguito sostituita dalla parrocchia di Barbianello (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Linati nel 1623, la chiesa parrocchiale plebana dei Santi Rocco e Martino di Redavalle contava anime 280 di cui anime da comunione 190. Aveva un reddito di “libbre” 950 (Visite Linati 1620-1627). Nel 1761 la parrocchia dei Santi Rocco e Martino, inclusa nel vicariato di Broni, contava anime 635 di cui anime da comunione 450. Aveva un reddito di “libre” 600 (Visite Cristiani 1748-1765).
Nel 1820 la parrocchia dei Santi Rocco e Martino contava famiglie 183, persone 929 di cui anime da comunione 580, cresimati 661. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale, consistente in beni liberi e canoni, ammontava a lire nuove di Piemonte 783.60. Il beneficio della parrocchia era costituito anche da tre canonicati e da una cappellania secolare. Entro i confini della parrocchia di Redavalle esistevano l’oratorio di Cassino della Beata Vergine del Rosario e due cappelle attigue alla strada provinciale denominata Romera. La cappella rivolta verso levante era posseduta dalla contessa Trotti Belcredi e la cappella rivolta verso ponente era della comunità della parrocchia di Redavalle. Nella parrocchia dei Santi Rocco e Martino esisteva anche un oratorio privato posseduto dagli eredi del fu nobile don Pietro Leggi (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Redavalle risultava appartenere al vicariato foraneo di Santa Giuletta incluso nel quarto distretto o regione della diocesi, facente capo a un vicario del vescovo (Sinodo Negri 1843). Nel 1891 la parrocchia dei Santi Rocco e Martino appariva ancora inclusa nel vicariato foraneo di Santa Giuletta e contava anime 1700 circa. Il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a lire 2949 (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia arcipretale di Redavalle figura compresa nel vicariato XV di Santa Giuletta, incluso nella regione III di Broni (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia dei Santi Rocco e Martino era attribuita al vicariato di Broni, nella zona pastorale di Broni-Stradella (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]