parrocchia di San Lorenzo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona. Negli atti dei sinodi diocesani convocati tra XVI e XVII secolo dai vescovi di Tortona, la chiesa di San Lorenzo è costantemente ricordata come parrocchiale plebana. Nei sinodi diocesani tenuti negli anni 1646, 1659, 1673, la chiesa parrocchiale collegiata plebana di San Lorenzo martire appariva inserita nella terza regione della diocesi; tale situazione permaneva ancora alla metà circa del XVIII secolo (Visita Resta 1742).
Alla fine del XVII secolo, nella chiesa parrocchiale plebana di San Lorenzo erano erette le confraternite del Santissimo Corpo di Cristo, del Suffragio dei defunti, di Santa Maria detta del Soccorso, di Santa Caterina da Siena e la scuola della Dottrina Cristiana. Nel territorio della parrocchia esistevano i conventi di Santa Maria della Pietà dell’Ordine dei predicatori, di San Francesco dell’Ordine dei minori conventuali, di Santa Maria delle Grazie dell’Ordine minore dei riformati di San Francesco, il convento dei cappuccini di San Francesco, il convento di San Giovanni Battista dell’Ordine dei cisterciensi e i monasteri di Santa Caterina dell’Ordine di Sant’Agostino, di Sant’Agata dell’Ordine dei predicatori, di Santa Clara dell’Ordine di San Francesco, di San Bernardino dell’Ordine dei minori. Nel territorio della parrocchia esistevano gli ospedali di Santa Maria Assunta, pro Orfanelli, Sant’Enrico (Sinodo Settala 1673). Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Giuseppe Ludovico Andujar nel 1754, la parrocchia di San Lorenzo martire contava famiglie 1148, anime 5373 di cui religiosi e monache 225, anime da comunione 3608. I religiosi e religiose claustrali, residenti nella parrocchia di Voghera, comprendevano i monaci dell’ordine cisterciense; i padri degli Ordini di San Domenico, di San Francesco, dei cappuccini, dei chierici regolari delle Scuole Pie, dell’ordine eremitano di Sant’Agostino; le religiose dell’ordine di San Domenico dette di Sant’Agata; dell’Ordine di San Francesco dette di Santa Chiara; dell’Ordine di San Francesco dette di San Bernardino. Entro i confini della parrocchia esistevano la chiesa o oratorio di San Giuseppe confessore, governata dai confratelli della Santissima Trinità; la chiesa o oratorio della Beata Vergine dell’Aiuto; gli oratori campestri della Beata Vergine Addolorata, di Sant’Enrico, di Santa Maria della Villa, di San Carlo di Nubino, della Natività di Maria Vergine, di San Lorenzo martire; l’oratorio domestico situato nel palazzo dei conti dal Verme; l’oratorio domestico situato nella casa dei signori Bellocchi; le chiese non consacrate di San Lorenzo, di San Bovo, di San Pietro Apostolo, della Beata Vergine di Caravaggio, di Santo Stefano, dei disciplinanti. Nella parrocchia esistevano il monastero di Sant’Ambrogio dei monaci cisterciensi; il convento di Santa Maria della Pietà dei padri domenicani; il convento di San Francesco dei padri minori conventuali; il convento di Santa Maria delle Grazie dei padri minori osservanti riformati; il convento di San Bovo dei padri cappuccini; il collegio dei chierici regolari delle Scuole Pie; l’ospizio di San Pietro dei padri eremitari agostiniani; il monastero di Santa Caterina delle monache agostiniane; il monastero di Sant’Agata delle monache domenicane; il monastero di San Bernardino delle monache minori conventuali; il monastero di Santa Chiara delle monache di San Francesco dei minori osservanti riformati. Nella chiesa parrochiale di San Lorenzo martire si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, del Suffragio dei defunti, della Dottrina Cristiana, del Soccorso, di Santa Caterina da Siena. Entro i confini della parrocchia di Voghera esistevano l’ospedale degli esposti detto “la Commenda” di San Bosco o di San Rocco; l’ospedale della Pietà detto del Carmine, governato dai confratelli della Beata Vergine Assunta; l’ospedale detto di Sant’Enrico (Visita Andujar 1754).
Nel 1820 la parrocchia di San Lorenzo martire contava famiglie 2122, persone 9991, anime da comunione 7189, cresimati 8687, cresimandi 1304. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale ammontava a lire di Piemonte 758 circa e comprendeva appezzamenti di terra, coltivi, prativi, per pertiche 201, tavole 23, squadre 4; frumento; vigne; canoni; una casa civile con cortile, stalla e piccolo giardino. Nel territorio della parrocchia di San Lorenzo esistevano cinque oratori a cui erano aggregate le rispettive confraternite del Carmine, della Misericordia, del Santissimo Nome di Gesù, di San Giovanni Battista, della Santissima Trinità: la confraternita del Carmine indossava divisa bianca con cappuccio e cingolo dello stesso colore; la confraternita della Misericordia, eretta nella chiesa o oratorio di San Sebastiano, portava divisa nera con cappuccio e cingolo dello stesso colore; la confraternita del Santissimo Nome di Gesù era eretta nella chiesa o oratorio di San Rocco; la confraternita di San Giovanni Battista indossava divisa con cappuccio e cingolo di colore turchino; la confraternita della Santissima Trinità, eretta nella chiesa o oratorio di San Giuseppe, vestiva una divisa con cappuccio e cingolo di colore rosso (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Voghera risultava sede vicariale, inclusa nel secondo distretto o regione della diocesi (Sinodo Negri 1843). Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia arcipretale di Voghera era era sede vicariale e il vicariato LI di Voghera era incluso nella regione XIV di Voghera (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di San Lorenzo era ancora attribuita al vicariato di Voghera, nella zona pastorale di Voghera (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]