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797. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1452 ottobre 24 Calvisano

Francesco Sforza vuole che Oldrado Lampugnani tenga in prigione Maffeo Panisi da Brescello, che si avventò contro gli uomini d'arme ducali Bevilacqua e Niccolò da Verona e ferì il loro cavallo. Vuole, inoltre, che provveda a quanto lamenta il detto Niccolò che, cioè, nei pressi di Villa dei Ronchi nel Parmense un suo famiglio sia stato derubato.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Respondendo a quanto ne scriveti per quelo Mafeo di Panisi da Berselo, presone di Bivilaqua e Nicolò da Verona, nostri homini d'arme, dicemo che, essendo vero quelo dicono, cioè ch'el dito Mafeo se feci contra loro, feritili lo cavalo, cossì come inimico, e ayuto in tal forma el conte Carlo da Cerrezo ch'el fuziti dale mane loro, a nuy ne pare che rasonevelmente esso Mafeo debia essere presone, e remandamovi le scriture quale ni haveati mandate sopra ciò ale presente allegate. Ex felicibus nostris castris apud Calvisanum, die xxiiii octobris 1452. Ceterum el dicto Nicolò lamentase che li sia state robato uno suo famiglio preso ala villa di Ronchi de Parmesana e dal'amici, secondo che da luy, ho chi farà per esso latius sareti informato. Pertanto, volemo che intendiati questo fato e fati tal provisione ch'esso nostro homo d'arma habia il suo dovere per quel modo ve parirà voglia la iustitia. Data ut supra.