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100. Francesco Sforza al podestà di Erba 1452 aprile 5 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Erba intervenga perché, vista la supplica di Baldassare da Molteno, abitante nella pieve di Inzino, e accertato il vero del suo contenuto, Morlo dalla Gesa e Bertolone da Cliva smettano di pretendere da lui il pagamento di cinque fiorini, soldi da loro versati per la ragione spiegata nella supplica e negata da Baldassarre.

[ 47r] Potestati Herbe pro magnifica domina Luchina de Verme comitissa, et cetera.
Baldesar da Molteno, habitatore dela pieve d'Inzino, ne dice che fu tribulato ad instantia d'uno Morlo dala Gesa et Bertolono da Cliva soto pretexto che debiano havere pagato cinque fiorini per luy per la casone se fa mentione in l'introclusa sua supplicatione, il che dice non essere vero. E pertanto, considerata la natura dela cosa e la continentia d'essa supplicatione, te scrivemo e volemo che, essendo vere le cose narrate, provede che per questa casone non gli sia dato impazo né molestia alchuna. Ubi vero la cossa fosse altramente, ho havisti altra cossa iuridica in contrario, avisane per tue lettere. Data Mediolani, die quinto aprilis MCCCCLsecundo.