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1134. Francesco Sforza al podestà di Castelleone 1453 marzo 27 Milano

Francesco Sforza ricorda al podestà di Castelleone di avergli scritto, a istanza di Bertolotto degli Oscasali di depositare i denari riscossi dai debitori di Bigino da Bergamo presso un'ìdonea persona. In seguito a una lamentela ora fattagli dai dalla Noce, debitori di detto Bigino, vuole che anche i denari di costoro vengano dati a una persona perbene, intendendo che tali somme non si muovano senza licenza ducale.

[ 236v] Potestati nostro Castrileonis.
Per altre nostre te scrissemo ad supplicatione de Bartoloto deli Hoscasali, dovessi rescodere li denari deli debitori de Bigino da Bergamo, et rescossi, reponerli penes ydoneam personam et cetera, come latius se contene in quelle nostre lettere. Nunc, considerata la querella ce hano fato questi dala Noce, debitori d'esso Bigino presente portatore, siamo contenti et volemo che reponendo loro penes ydoneam personam li danari deli quali sono debitori d'eso Bigino, non gli dii impazo, né molestia proinde alcuna, perché intendemo ch'essi dinari non se movano per niente senza nostra speciale licentia. Data Mediolani, xxvii martii 1453.