Registro n. 11 precedente | 1155 di 1770 | successivo

1155. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1453 marzo 29 Milano

Francesco Sforza fa sapere al capitano della Martesana il caso di Giulio da Pusterla, compagno del conestabile ducale Gaspare da Sessa. Era stato ferito nel Novarese, ma s'era sparsa la voce ch'era morto, per cui i parenti, premurosi, arraffarono tutta la sua roba, che, tuttora, da vivo, non è riuscito a riavere tutta: che la riabbia tutta, questo è il compito che il duca dà al capitano.

Capitaneo nostro Martesane.
Iullio da Pusterla, compagno di Gasparo da Sessa nostro conestabile, ne dice che, essendo lui questi dì passati stato ferito in Novarese, fu levata voxe ch'era morto et per li parenti sui gli fu tolta la roba sua, la quale, dice, ancora non haverla poduto rehavere tuta. Per la qual cossa te scrivemo et volemo informi dela verità de questo (a) casso et deinde faci rasone summaria et expeditissima per modo che senza alcuno litigio, ho longheza di tempo, esso exponente habia il debito suo. Data Mediolani, xxviiii martii 1453.


(a) Segue facto depennato.