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1227. Francesco Sforza al podestà di Luino 1453 aprile 10 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Luino per il conte Francesco Rusca e Giovanni da Luino, provveda, senza alcun litigio alla soluzione della vertenza di Donato, barbiere ducale e Gianpietro suo fratello, con il maestro Giovanni da Luino.

(a) Potestati nostro Luyni pro magnifico comite Franchino Ruscha ac Iohanni de Luyno, et cetera.
La causa vertente nante a vui fra Donato, nostro barbero nostro dilecto, et Giovannepedro suo fratelli, per una parte, et maiestro Giovanne da Luyno, per l'altra, volemo et comandemovi la decidati senza alcuno litigio, ho longheza di tempo, perché li dicti fratelli non pono stare lì a piadezare; et fati per forma ch'elli non habiano iusta casone de lamentarse, a ciò non habiamo casone de fare altra provisione superinde. Mediolani, ut supra.


(a) Precede l'intestazione Domino Cedreoni de Roma, vicario domini potestatis Mediolani depennato.