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1231. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1453 aprile 10 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona, vista la supplica dell'armigero ducale Pietro da Crema, detto Pelaoche, e di Pietro de Schiziis e di sua moglie, chieda alla controparte il perché della sua opposizione alla concessione di quanto dai ricorrenti viene richiesto. Gli riferisca, con il suo parere, come si svolsero i fatti, in modo che, ben informato, possa consultius provvedere.

[ 256v] Potestati nostro Cremone.
Reddita est nobis parte Petri de Crema, dicti Pelaoche, armigeri nostri dilecti, ac Petri de Schiziis et eius uxoris supplicatio, presentibus alligata, cuius tenore perspecto, mandamus tibi et volumus quatenus, vocata parte diversa in supplicatione denominata de expositis ibidem certior effici nitaris, et maxime de causis, quare supplicata concedi non debeant, et prout res se in facto habuerit, nobis tuo cum apparere superinde significes indilate, ut consultius circa inibi requisita providere valeamus. Data Mediolani, x aprilis 1453.