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1263. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1453 aprile 12 Milano

Francesco Sforza vuole che il referendario e Gracino da Pescarolo dei Maestri delle entrate in Pavia, presa visione di quanto supplicano il milanese Bizardo del Conte e i compagni di Gianpietro Strazapate, convochino detto Gianpietro e provvedano come meglio loro parerà, sia per l'intervento della duchessa che per l'indennità dei supplicanti.

[ 263r] Nobilibus viris referendario et Gracino Piscarolo ,ex Magistris intratarum nostrarum in Papia.
Vederiti la querella ce hano fato Bizardo del Conte, nostro citadino milanese, e li compagni di Giovanepedro Strazapate, secundo che vederite per l'inclusa supplicatione, dela quale, attesa la continentia, vi comandemo expresse et volemo che, essendo vere le cosse narrate, habiate da vuy el dicto Giovanepiero et provediti, sì per l'interesse dela illustre madona nostra consorte, come per la indennità deli dicti supplicanti, per quelo modo ve parirà più conveniente. E questo volemo faciati per ogni modo senza alcuno litigio et longheza di tempo, per modo che più de ciò non sentiamo lamenta, et denique de quanto haveriti fato avisatine per vostra lettera. Data Mediolani, xii aprilis MCCCCLIII.