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1283. Francesco Sforza al capitano del lago di Como 1453 aprile 14 Milano

Francesco Sforza ordina al capitano del lago di Como di intervenire perché i cittadini che sopportano i carichi cittadini e sono estimati in città,non abbiano a subire ingiunzioni di contribuire altrove.

Capitaneo nostro Lacus Cumarum.
Perché non è debita cossa che li citadini, quali sono sempre usati de contribuire (a) con le citade e contribuiscono, sono extimati in la cità, debiano essere artati a contribuire altrove, licet habitasseno fora dele dicte citade, pertanto volemo, considerata la continentia del'introclusa supplicatione a nuy sporta per parte de Donato e nepoti de Castello d'Arzegno, nostri citadini Cumani, et commetemovi che, hauta dilligente informatione de his que supplicatio commemorat, si trovariti li dicti citadini havere continuo contribuito con la cità e contribuire de novo con essa et essere ibidem extiamati, provediati omnino ch'esi citadini non siano artati ad alcuna contributione de carichi con (b) lacuali nec aliunde quam in la citade predicta, como è honestissimo. Data Mediolani, die xiiii aprilis MCCCCLIII.


(a) Segue altrove depennato.
(b) Segue la cualeci depennato.