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1285. Francesco Sforza al podestà di Pellegrino 1453 aprile 14 Milano

Francesco Sforza scrive al podestà di Pellegrino che, siccome ritiene Giovanni, detto Bresano de Montazo, innocente dell'omicidio commesso a Bustigasso, lo lasci liberamente e impunemente ritornare a casa sua.

Potestati nostro Pellegrini.
Di novo havimo inteso per tue lettere quanto scrive dela innocentia di Giovane, dicto Bresano de Montazo, per la casone di quello homicidio commisso susso il territorio dil Bustigasso. E perché tu asserissi, et cossì pare per l'informatione hai receuto, quale n'ahi mandate alligate ale tue, ch'esso Giovane non ha commisso veruno manchamento, defecto, ho colpa, ma è prorsus innocente, pertanto, non volendo che li innocenti siano puniti (a) ho habiano pena e (b) affano di quello non hanno diffecto, che saria contra honestà et iusticia, siamo contenti et comandemoti, non trovando altro diffecto in lui per questa casone, non procedi ullo pacto contra di lui, ma ogni novitate gli fusse fato contra, et attenta molestia provedi faIa libere revocare et anullare, perché intendemo, non havendo esso Giovane falito, ch'el possa libere et impune retornare a casa sua, come vole la iusticia, quod sanctius est innocens absolvere quam innocentes condemnare. Data Mediolani, xiiii aprilis MCCCCLIII.


(a) In A inpuniti con in iniziale depennato.
(b) e in interlinea su ne depennato.