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1301. Francesco Sforza a Giovanni da Cavirano 1453 aprile 14 Milano

Francesco Sforza fa sapere a Giovanni da Cavirano, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli nel Pavese che il dottore Catone Sacco, si è rammaricato dei gravi danni che gli hanno fatto i soldati in una possessione di Brondusio. Provveda che venga risarcito.

Iohanni de Cavirano, comissario super allogiamentis equorum in Papiensi.
Con grande displicentia havemo inteso la querella n'è fata nomine delo egregio doctore domino Cato di Sachi, nostro dillectissimo, il quale se dole che in una sua posessione, quale ha in el locho de Bronduxio di quello nostro districto Pavese, per li nostri soldati gli siano fati danni insuportabilli, secondo che più particularmente sarai informato. Per la qualcossa te comandemo expresse e volemo habii diligente informatione del danno supportato e vede per ogni modo de provedere al'indemnità sua, e che de cetero non gli possa essere fata veruna molestia, perché la reputamo fata a nuy: siché vedi servare tali et sì fati modi che domino Cato non habia più a farce lamenta. Data Mediolani, ut supra.