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1511. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 maggio 4 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia, accertato il vero credito del famiglio ducale Pergamino Landriani, che il duca intende adoperare nei suoi servizi, gli faccia avere prontamente dagli eredi del defunto Giorgio, anche con cessione di beni immobili, la soddisfazione del suo credito.

Potestati nostro Papie.
Pergamino da Landriano, nostro famiglio dilecto, n'ha sporto l'inclusa supplicatione per la quale intenderai la querela, la quale è richesta sua. E perché ne pare essa sua richesta non deviare dall'honestade e anche non intendemo nuy el sia tenuto lì in tempo per questa casone, havendo nuy adoperarIo de presente in li nostri servitii, te comandemo ideo et volemo che restandoti summatim et absque litigio del vero credito d'esso supplicante, constrenzi per ogni modo espediente l'heredi del dicto quondam Georgio, etiam per insolutum dationem bonorum immobilium, a satisfare integre al dicto supplicante de tuto quello aparerà vero creditore per la casone recitata in essa supplicatio, expediendo premissa senza dillatione alcuna, ho strepito de litigio, per modo non habiamo proinde a replicare altre lettere. Data Mediolani, iiii maii 1453.