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1520. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1453 maggio 6 Milano

Francesco Sforza ordina al familiare ducale Giacomo da Camerino che in seguito all'informazione avuta dal condottiero Bartolomeo Colleone, faccia riavere a Pietroantonio, compagno del Colleoni, la metà della sua roba che maestro Antonio de Salandri e suo figlio promisero di consegnarli a Cremona o il corrispettivo valore: ciò facciano al più presto perché Pietroantonio deve essere impegnato nei servizi ducali.

Domino Iacobo de Camerino, familiari nostro dilecto.
Perché il magnifico Bartolomeo Cogliono, nostro capitaneo dilectissimo, ne ha informato che maestro Antonio de Salandri habbe lui et (a) il figliolo in Bressa certa roba de Petroantonio de Perosa, suo compagno, quale promiseno de consignarla in Cremona al dicto Petroantonio, pertanto volemo constrenzi per ogni modo el dicto maestro Antonio, ho a dare la dicta roba ad esso Petroantonio in Cremona, come ha promesso, senza altra longheza de tempo, ho pagarla e satisfargli per lo dicto valore d'esa roba sua, come é honesto, expediendo questo fato absque litigio et al più presto sarà possibile, perché Petroantonio non pò restare lì tempo e l'havimo adoperare neli nostri servitii. Data Mediolani, vi maii 1453.


(a) Segue in depennato.