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1541. Francesco Sforza alpodestà di Sale 1453 maggio 7 Milano

Francesco Sforza richiama il podestà di Sale perché si smuova dalla sua indolenza ed eseguisca quanto per lettera gli ha ordinato circa le sei voci che i gentiluomini di Liardi devono avere nel consiglio di quella terra.

Potestati nostro Sallarum.
Havimo inteso te fay remisso et tardo in exequire le nostre lettere, quale te scrissemo respondendo ale tue, per quele sey voce deno havere nel Consiglio de quela nostra terra li zentilhomini de Liardi et cetera non sono tropo giorni pasati, dil che ne ripigliamo grande admiratione, considerato che se lettere passareno honestamente e per la rellatione tua, unde che per questa te comandemo expresse et volemo exequischi, ho faci exequire talmente esse lettere, che più de ciò non sentiamo querella, che la ne saria più che molista. Data Mediolani, vii maii 1453.