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1548. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1453 maggio 8 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona, vista la supplica dell'uomo d'arme ducale Cesare Dentice faccia prontamente, avendo presente che il ricorrente deve portarsi in campo con il duca, ottenere dai suoi debitori quanto gli è dovuto.

317v Potestati nostro Cremone.
Ne ha sporto Cesaro Dentice, nostro homo d'arme dilecto, la supplicatione vedarai introclusa, dela quale, considerata la continentia, intendendo habia suo debito senza litigio ho delatione de tempo, perché ha ad venire in campo con nuy de presente, siamo contenti et comandemoti gli faci rasone summaria et expeditissima senza alcuno litigio, constrenzendo li dicti debitori per ogni modo expediente et iuxta tenorem instrumenti, del quale se fa mentione in essa supplicatione, a satisfare integre al dicto supplicante de tuto quello gli doverano dare per modo che presto el vengha ad essere satisfacto et non sia tenuto in tempo. Data Mediolani, viii maii 1453.