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1567. Francesco Sforza al capitano del lago di Como 1453 maggio 8 Milano

Francesco Sforza si rammarica con il capitano del lago di Como per non avere costretto il suo famiglio Giovanni da Cinguli a restituire a Rainaldo da Foligno e ad Andrea da Rieti quello di cui già gli scrissero nei giorni scorsi. Provveda che essi non abbiano ancora a lamentare indugi nell'accontentarli.

[ 321r] Capitaneo nostro lacus Cumarum.
Miser Raynaldo da Folinio e ser Andrea da Riete denuo n'hano fato lamenta e dicono che, licet ve scrivessemo ali dì passati dovisti provedere che Giovanne da Cinguli, vostro famiglio, gli restituisse le cosse loro descripte in esse nostre lettere, facendo loro il debito dal lato suo, tamen non le hano ancora poduto rehavere, dil che ne havemo pigliato grande admiratione. E, pertanto, denuo ve commandemo e volemo provediati per la restitucione d'ese cose, per tal modo et forma che miser Raynaldo e ser Andrea non habiano de ciò a farce altra querela perché ne rincreseria. Data Mediolani, viii maii 1453.