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1574. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 maggio 11 Milano

Francesco Sforza avverte il podestà di Pavia di non procedere nella causa di Alessio Canevanova con Bartolino Saco, nonostante il ritorno di Alessio, perché vuole che prima sbrighi la causa che Alessio ha con quelli della Ecclesia e solo alla sua conclusione, riprenda, a ogni istanza di Bartolino quella che costui ha con Alessio.

[ 322v] Potestati nostro Papie.
Dilecte noster, te scrissemo questi dì proximi digniste tenire in suspeso l'instantia dela ca(u)sa vertente fra Alexio da Canevanova e Bartolino Sacho ad nostri beneplaciti, perché Alexio era occupato qua. Adeso, licet Alesio retorna lì, perché ancora non è expedita la dicta causa con quelli dela Ecclesia, ob quam stava impazato qui, la quale causa vene ad essere expedita per le tue mane presto, siamo contenti et volemo che, mentre haveray spazata la dicta causa ha Alesio con esso dala Ecclesia, non innovi altro contra de Alesio ad instancia del dicto Bartolino, ma, fornita sarà, procedi tunc ad ogni richesta de Bartolino contra el dicto Alesio e ministra rasone ale parte, dicta suspensione non attenta. Mediolani, xi maii 1453.