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1576. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1453 maggio 10 Milano

Francesco Sforza comanda a Giovanni Mauruzzi da Tolentino, consigliere ducale e luogotenente di Cremona, di informarsi diligentemente su quanto viene imputato ai quattro di Seniga relegati lì (i due fratelli Turpini, Bonino da Crema e un altro chiamato il Braga). Se li trova innocenti, consenta loro di tornarsene a casa.

[ 323r] Iohanni de Tolentino, consiliario nostro et locuntenenti Cremone.
Sentemo che per lo commissario nostro de Senigha per certe imputacione, le quale se dicono non essere vere, sono stati novamente relegati lì in Cremona quattro homini de Senigha, scilicet dui frateli di Turpini, Bonino da Crema et uno altro chiamato il Bragha, e perché non intendemo gli sia fato torto ho mancamento alcuno contra il debito, siamo contenti et comandamovi habiati diligentissima informatione de queste imputacione gli sono fate contra e trovando per la verità ch'essi non sia alcuno ma(n)chamento ho defecto, faciati li dicti prenominati homini retornare a casa sua, et datili licentia possano stare a cassa come facevano da prima et attendere alo bono vivere, perché li preservarimo sempre da ogni indebita molestia siano pur valenti homini. Et demum vui siti sul fato, fateli restare e lasateli con quela cautione ve parirà. Data Mediolani, x maii 1453. (a)


(a) A margine: Pro magnifico domino Iohanne de Tollentino.