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1600. Francesco Sforza al capitano del Seprio 1453 maggio 11 Milano

Francesco Sforza vuole che il capitano del Seprio induca quegli uomini, denunciati dal comune e dagli uomini di Castano, che simulano assenze con l'intento di sottrarsi ai carichi occorrenti, a pagare la dovuta loro porzione di tasse, come hanno fatto nel passato.

Capitaneo nostro Seprii.
Sonno alcuni, nominati in la inclusa supplicatione del comune et homini da Castano, quali, secondo intendemo per la quale ce fano esi homini per schivare li carichi, cerchano, con absentarse da lė, de non contribuire ad li carichi occurenti ad essi homini, licet siano obligati debitamente e usitati per lo passato de contribuire con loro. La qual cossa non parendone honesta, te commettemo e volemo habii de expositis diligente e opportuna informatione, et denique provede ch'esi prenominati renitenti, essendo loro debite attenuti e usitati contribuire con essi supplicanti, pagano e contribuiscano ali dicti carchi per la loro debita portione e secondo hano fato per il passato, per forma ch'esi supplicanti non habiano per questa casone de retornare pių da nuy con digna lamenta. Data Mediolani, xi maii 1453. (a)


(a) A margine: Pro magnifico Gaspare illustri domini domini; dopo Gaspare segue physico depennato.