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1634. Francesco Sforza a Ugolino Crivelli 1453 maggio 14 Milano

Francesco Sforza, informatolo della querela fatta dall'uomo d'arme ducale il Zoppo al condottiero ducale Americo Sanseverino contro certi di Galliate che dopo avergli rubati due cavalli di non poco valore se ne sono andati senza ch'egli ricuperasse alcunché, ciò premesso sollecita il conte Ugolino Crivelli a procurare, dopo essersi accertato del fatto, di acchiappare coloro che si sono appropriati dei cavalli dello Zoppo perché, con rito sommario, lo risarciscano della perdita dei cavalli.

Comiti Ugulino de Crivellis.
Dilectissime noster, per la supplicatione qual ve mandiamo introclusa comprenderiti la querela ne ha facta il Zoppo, home d'arme, al spectabile Americo de Sanseverino, nostro conductiero dilectissimo, de certi de quella terra de Gallià, li quali li furarno duy cavalli de assai notabile valore et poy se absentarno, siché may non li ha potuti rehavere. Per la qual cossa ve scrivimo et caricamo assay vogliate havere bona et cauta informatione de questo facto, et trovando essere vere le cose narrate, viditi con bono modo havere in le mani li dicti homini et providiti che non sutragano lo dicto supplicante del debito et vero valore de soy cavalli, et questo fate summarie et senza alcuno litigio o longheza de tempo per modo ch'el dicto Zoppo non habia iusta casone de dolerse et sia spazato presto, como siamo certissimi che farite. Data Mediolani, die xiiii maii 1453. Providendo finalmente che epso supplicante presto habia il suo debito da Petro Merlo nominato in epsa supplicatione. Data ut supra.