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1645. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1453 maggio 14 Milano

Francesco Sforza vuole che Teseo da Spoleto, commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli a Piacenza, indaghi se realmente dal castellano della rocca Dalzose di Luchina si vuole cotringere Paolino d'Arcelli e i suoi figlioli a pagare le tasse come fossero "vilici", mentre essi sono cittadini e sono residenti in città. Se così stessero le cose, intervenga perché non abbiano noie.

Thiseo de Spolito, commissario super alogiamentis equorum in Placentia.
Paulino d'Arcelli e li figlioli, nostri citadini de Piasenza, se agravano e doleno che per lo castelano dela rocha Dalzose dela magnifica domina Luchina vogliano essere astrecti al pagamento dele taxe come se fossero vilici, ale quale dicono non essere attenuti e indebitamente esserli fato tal gravamento essendo citadini e faciendo continua residentia ala citade, como dicono che fanno. Pertanto volemo e (a) commetemo vogli intendere questa cosa e provedere opportunamente con effecto non gli sia fato contra il debito et in modo non habiano degna casone de porgere altra lamenta. Data Mediolani, xiiii maii 1453.


(a) Segue comandemoti depennato.