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1652. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1453 maggio 15 Milano

Francesco Sforza vuole che Oldrado Lampugnani intervenga perché il capitano del divieto del Parmense non dia motivo al comune e agli uomini di Langhirano del distretto di Parma di lagnarsi per essere da lui costretti a spese e far cose che mai fecero nel passato.

[ 340v] Domino Oldrado de Lampugnano.
Intendemo per la querela n'è fata per parte del comune e homini dela terra de Langhirano del destricto de Parma che lo capitaneo nostro del dovede de Parmesana gli vole artare ad alcune spese et innovare certe cosse, le quale non sono mai et per lo passato usati de fare. E perché questo ce pare honesto et attesa maxime la continentia del'introclusa supplicatione, ve commettemo e volemo intendati questo fato et provediti ch'essi homini non siano astrecti ad alcuna cosa nova, ma siano tractati come sono stati tractati per lo passato et demum non habiano iusta casone de lamentarse. Data Mediolani, xv maii 1453.