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1701. Francesco Sforza al podestà di Montaldo 1453 maggio 18 Milano

Francesco Sforza, aderendo alla richiesta degli uomini della terra di Montaldo, denuncianti la variazione delle condizioni degli abitanti, ordina al podestà di Montaldo di procedere alla stesura di un nuovo estimo, avendo l'avvertenza che, servati gli ordini e la consuetudine, l'uno non sia gravato più dell'altro.

Potestati nostro Montaldi.
Ne hano exposto alcuni homini de quela terra de Montaldo, etiam nomine de tuta la comunitade, sive per la mazor parte d'essa terra, che dopo la refatione del'extimo di quella terra, fato che è gran tempo, per le varie e grave condicione de tempi, essa terra è impoverta e fra loro homini chi ha meliorato conditione e chi ha pezorato, unde che fra loro è grandissima inequalitate, supplicandone se degnamo provedere sia renovato lo dicto extimo. Nuy desiderosi che fra li nostri subditi se serva ogni equalitate e l'uno non sia più gravato del'altro, siamo contenti, e per le presente te commetiamo che, servati l'ordeni e consuetudine sopra ciò e secondo è usitato de fare in similibus per lo passato, faci refare e revocare lo dicto extimo, volendo che in questo se habia tale et sì fata advertentia e diligentia che, come havimo dito, l'uno non sia più gravato del'altro e a nyuno obinde resta iusta casone de lamentarse. Data Mediolani, ut supra.