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291. Disposizioni in favore di Stefanino da Bollate 1452 settembre 13 presso Quinzano

Francesco Sforza ritorna sulla richiesta di Stefanino da Bollate di poter realizzare i crediti che vanta per la dote, con relativi interessi, di Alegranzina, già sua moglie sui beni del padre Domenico; tali beni sono stati incamerati dalla Camera ducale per eccessi di cui il genitore si era reso colpevole.

Ne ha facto explicare Stephanino da Bollate, di quella nostra cità, che in li beni di Domenicho, suo patre, aplicati a quella nostra Camera per alcuni asserti excessi commissi per luy è creditore per casone dela dote et interesse d'essa dote de Alegranzina, olim moliere d'esso Stephano, e anche per altre cassone como da esso seriti informati et ne richedde volgiamo providere ch'el non remangha spoliato di quisti soi crediti. Pertanto parendo a nuy honesto che sì per la dote interesse di quella, como per gli altri crediti sia debitamente satisfacto, vi scrivimo, volemo che diligentimente intendiati le soe rasone, et di quello lo trovariti vero creditore provideati che in li dicti beni sia integramente satisfacto como è debito e ragionevelo. Data ut supra.