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337. Francesco Sforza a Manfredo Landi 1452 dicembre 22 Cremona

Qualora corrisponda al vero quanto lamenta Gandulfino di Barbati di Castell'Arquato, Francesco Sforza ordina a Manfredo Landi di far restituire o di restituire al richiedente la possessione che indebitamente gli è stata occupata.

[ 87r] Domino comiti Manfredo de Lando.
Come più largamente vederiti per lo tenore del'introclusa supplicatione, n'ha fata lamenta Gandulfino di Barbati de Castroarquato perché dice (a) gli (è) tenuta occupata indebitamente una sua posessione et iniustamente. Per la qual cossa ve scrivemo et charichamo che, essendo cossì, faciati restituire, ho restituiti, al dicto supplicante essa sua posessione, perché nostra intentione non è che niuno sia oppreso nel dominio nostro. Si tamen havesti altra cossa iuridice in contrario, di ciò avisatine per vostre lettere per potere fare sopra ciò debita provisione. Data Cremone, ut supra.


(a) Segue gli depennato; dice ripetuto.