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340. Francesco Sforza a Bartolo Quitino 1452 dicembre 23 Cremona

Francesco Sforza chiede a Bartolo Quitino, incaricato di rivedere i conti delle entrate di Castell'Arquato a partire dai tempi in cui la comunità passò sotto il dominio sforzesco, di fare analisi accurata e rendere noto quanto giustizia richiede in modo che non vi sia motivo di lamentele.

Bartolo Quitino. (a)
Havimo intiso che per la comunità nostra de Castelarquà sei eleto a vedere et examinare le rasone de quelli hano manezato l'intrate d'essa comunità dal tempo havessemo quela terra in qua, perché essa comunità se pretende (b) fraudata. Per la qual cossa te comandemo e volemo, confidandosse nela sufficiencia e vertù tua, che debi vedere diligentius et examinare le dicte resone del tempo suprascripto et fare sapere quello che vole la iusticia per forma che a niuno resta degna casone de lamentarse. Data ut supra.


(a) Segue Potestati Castro Arquati depennato.
(b) Segue essa comunità depennato.