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346. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani e ad Aiolfo Orlandi da Firenze 1452 dicembre 23 Cremona

Francesco Sforza chiede a Oldrado Lampugnani e al luogotenente di Parma, Aiolfo Orlandi da Firenze, di fargli sapere su quali motivazioni poggia la loro sentenza che viene contestata dai fedecommissari del defunto Cristoforo de Valero. Espongano le ragioni per cui si oppongono alla concessione di quanto perorato, in modo che il duca possa fare un giusto provvedimento.

Domino Oldrado de Lampugnano et Ayolfo de Orlandis de Florentia, locuntenenti Parme.
Vedariti la lamenta c'è fata per la inserta supplicatione per li fideicommissarii de quondam conte Christoforo de Valero e, aciò possiamo più convenientemente provedere circha supplicata, ve scrivemo et volemo ne advisati dele casone e rasone per le quale siti mosti a dare la sententia, dela quale ibidem se fa mentione, ibidem pariter et quid adducatur in obiectum quare supplicata concedi non debeant, rescrivendone indilate de premissis per potere fare sopra ciò quella provisione sia debita et expediente. Data Cremone, ut supra.