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374. Francesco Sforza al podestà di Luino 1453 gennaio 3 Milano

Francesco Sforza vuole che con rito sommario il podestà di Luino, verificata la realtà di quanto preteso, induca le persone indicate da Giovanni Pietro e Donato, barbieri occupati a corte, a soddisfare celermente i ricorrenti.

Potestati nostro Luyni.
Havimo querela da Giovane Pedro e Donato, nostri barberi da Luyno, perché dicono havere a fare lì con alcune persone dale quale, perché sono state fora de casa, non pono havere suo debito. E perché essi nostri barberi sono occupati nela corte nostra e non pono atendere a litigare, pertanto te scrivemo e comandemo che faci ali dicti supplicanti, ho ad alcuno di loro, rasone summaria et expeditissima senza alcuno litigio, atesa la verità del facto, per forma che senza longheza de tempo habiano suo debito. Data Mediolani, ut supra.