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387. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1453 gennaio 6 Milano

Francesco Sforza vuole che Teseo da Spoleto, cancelliere e commissario sopra gli alloggiamenti, prenda visione della lamentela del comune e degli uomini di Misano del vescovado di Piacenza per essere troppo gravati dell'onere dei cavalli. Informatosi della situazione, faccia in modo che non abbiano di che lamentarsi.

Teseo de Spoleto, canzellario et comissario super alogiamentis equorum Placentie.
Te mandiamo, in queste inclusa, una supplicacione, la quale n'è sporta per parte del comune et homini nostri de Misano del vescovato de Placentia, e per la continentia d'essa intenderai la lamenta ce fano, perché dicono loro essere tropo agravati de cavali. Per la qual cossa volemo che te informi dela conditione loro e provedi per forma ch'essi supplicanti merito secundo li altri non s'habiano a dolere né tornare a nuy con lamenta. Data Mediolani, ut supra.