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533. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1453 gennaio 18 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia controllata la verità dell'esposto dal condottiero ducale Antonio Tizone, gli faccia avere i diciotto ducati che vanta dagli eredi del defunto uomo d'arme ducale Rosseto da Pavia.

Potestati nostro Papie. El strenuo Antonio Tizone, nostro conductero dillectissimo, ne dice ch'el resta ad havere dal'heredi condam Rosseto da Pavia, homo d'arme, ducati xviii, secondo che da lui sarai informato, ho chi farà per esso. Per la qual cossa, intendendo nuy ch'el dicto Antonio habia suo debito senza litigio e longheza di tempo, siamo contenti e volemo che, constandoti summarie e senza alcuno litigio attessa la verità del facto del vero credito d'eso supplicante, constrenzi, per tuti quelli modi te parrano expedienti, li dicti heredi a satisfargli integramente per la casone predicta, siché più de ciò non sentiamo lamenta. Mediolani, xviii ianuarii MCCCCLIII.